Uno dei capolavori di Ciriè è la chiesa di San Martino di Liramo. La sinuosa chiesetta romanica dalla forma bizzarra si affaccia su quella che i vecchi ciriacesi chiamano ancora piazza delle uova. In realtà, però, si chiama piazza San Martino. Un tempo in questo spazio le aziende agricole vendevano i propri prodotti e di qui il bizzarro nome. Chiesa dalla forma bizzarra si affaccia sulla piazza dal nome bizzarro. Come potrebbe essere altrimenti…

La chiesa è la più antica della città. Si tratta di un edificio che per lungo tempo è stato un work in progress. Le prime pietre furono posate intorno all’anno mille ma venne terminata intorno al 1700. Molti ciriacesi non sanno che questa chiesetta non faceva parte del nucleo abitato di Ciriè ma di Liramo. Si trattava di un piccolo borgo posto tra i comuni di Ciriè e Nole. Svelato quindi il motivo perché il campanile si trova verso il centro abitato di Ciriè. Insomma la chiesa mostra il lato B alla città.
Quello che trovo particolarmente pregevole, oltre ai bellissimi affreschi interni di cui parleremo più tardi, sono i materiali da costruzione. La chiesa è stata costruita con moltissimi ciottoli di fiume posizionati. Si tratta di una sequenza di elementi che creano una texture molto particolare.
All’interno si trovano affreschi appartenenti a epoche diverse. In uno dei due catini absidali si trova il Compianto sul Cristo morto. Mentre nell’altra abside è raffigurato un Cristo pantocratore circondato dagli apostoli. Un altro gioiello che si trova all’intero di questa chiesa è la statua lignea della Madonna con bambino. Il manufatto risale al Cinquecento ma viene conservata nella cappella settecentesca. Appoggiate a terra ci sono due testimonianze del passaggio dei Romani a Ciriè. Si tratta di due lapidi tombali appartenenti probabilmente a due soldati.